La crisi economica è andata a colpire soprattutto il settore dei servizi, quello apparentemente meno necessario, diciamolo. I ristoranti hanno chiuso, i bar, quelle aziende dove tantissime persone erano assunte, e quindi hanno perso il lavoro, e tantissime altre hanno smesso di frequentarli come clienti perché non più in grado di sostenere il costo di una colazione o di un pasto fuori casa.
Alcuni imprenditori, quindi, si sono trovati costretti a contenere i costi, a creare nuove soluzioni, ad avviare anche nuove attività restando con i piedi per terra. Costi burocratici, prima di tutto, ma anche di gestione perché quando si vuole aprire un bar bisogna mettere in conto le spese da destinare al personale, ai fornitori, poi bisogna acquistare le attrezzature bar più idonee al locale, bisogna pensare all’intrattenimento e alla tipologia di bar.
Ponendo di non dover effettuare lavori speciali nel locale che si va ad affittare - acquistare, l’investimento economico iniziale riguarderà l’arredamento, che potrà partire da un budget limitato, e le forniture iniziali di bottiglieria, attrezzatura minima e stock idoneo a cominciare. Per quanto riguarda i frigoriferi e le macchine del caffè sarà concesso tutto in comodato d’suo quindi non ci saranno spese particolari.
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