Il decreto del 14 agosto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano sancisce le nuove linee guida per il rinnovo del parco mezzi per il settore degli autotrasporti.
Ma quali sono i punti fondamentali del decreto?
13 milioni di euro per rinnovare le flotte italiane
Ripartono gli investimenti per il parco veicolare delle imprese dell’autotrasporto italiano.
Il DL n 124/2019, aggiornato nella sua ultima versione comparsa in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre, sancisce che le risorse stanziate dal Ministero saranno circa 13 milioni complessivi, tutti da destinare alle aziende intenzionate a rinnovare la propria flotta e a sostituire veicoli ormai obsoleti.
Un investimento di risorse non da poco e con cui il Minsitero intende prima di tutto supportare il passaggio a veicoli moderni e con un tasso di inquinamento nettamente inferiore: un bel contributo al fine di salvaguardare la nostra salute e quella del nostro Pianeta.
Ma cosa viene richiesto nello specifico alle aziende, per poter godere dei contribuiti?
L’azienda di autotrasporti per conto terzi che vorrà rinnovare il proprio parco mezzi godendo dei contributi statali dovrà essere regolarmente iscritta al Registro elettronico nazionale e allo specifico Albo degli autotrasportatori per conto terzi.
Le fasi del rinnovo
Due sono le fasi principali che un’azienda deve tenere in mente per poter aggiornare la propria flotta e vedere così riconosciuti i contributi.
- Fase di accantonamento
è la fase iniziale vera e propria, quella in cui l’azienda presenta la domanda di rinnovo flotta con conseguente rimborso delle spese. In questa prima fase è sufficiente produrre e consegnare una copia del relativo contratto di acquisizione dei veicoli o dei beni. Perché viene definita “fase di accantonamento”? Perché una volta ricevuta la richiesta, la prenotazione del contributo viene "accontanata", cioè messa da parte, in attesa della dimostrazione dell’effettivo investimento avvenuto a carico dell’azienda.
- Fase di rendicontazione
è la fase conclusiva, in cui l’azienda, dopo aver appunto dimostrato di “avere le carte in regola” con quanto richiesto dal decreto, e di aver sostenuto la spesa per il rinnovo dei mezzi, può accedere alle risorse statali. In caso di esarimento anticipato di queste, si procederà con graduatorie apposite in cui, in base alla data di presentazione della domanda, le aziende saranno accettate con riserva e dovranno attendere il proprio turno.
Tra i possibili beneficiari delle risorse messe in campo dal decreto, anche Autotrasporti Marazzi, azienda di trasporto merci a Piacenza, già dotata di un’importante flotta a disposizione dei clienti: bilici centinati, bilici ribaltabili, autotreni centinati con copri e scopri, autotreni aperti ribaltabili laterali e tanti altri.
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