Il climatizzatore dell’automobile è una componente fondamentale del veicolo, sia d’estate che d’inverno: nei mesi più caldi è necessario per mantenere una temperatura vivibile all’interno dell’abitacolo, nella stagione fredda è utile per evitare l’eccessivo appannamento dei vetri dovuto all’umidità. Tuttavia, a intervalli di tempo più o meno regolari, l’impianto di condizionamento dev’essere controllato ed, eventualmente, ricaricato con l’apposito gas.
Come funziona l’aria condizionata?
Il funzionamento del climatizzatore di una vettura è piuttosto semplice: l’impianto è costituito da un serbatoio che contiene il gas refrigerante, un circuito di tubi e un compressore collegato al motore. L’aria calda viene aspirata dall’esterno e cede calore al gas refrigerante, abbassandosi di temperatura e perdendo umidità, subito scaricata all’esterno; così facendo viene rinfrescato l’interno del veicolo.
Sono in commercio principalmente due tipologie di condizionatori, con lo stesso principio teorico di funzionamento: un modello manuale (utilizzando apposite manopole è il conducente a impostare e gestire temperatura e flusso dell’aria) e un altro automatico (il climatizzatore, senza necessità di interventi umani, regola autonomamente temperatura, flusso e umidità dell’aria in base a parametri preimpostati). Il circuito di tubi nei quali passa il gas refrigerante è a tenuta stagna: un calo minimo del livello è fisiologico, a meno che non vi siano perdite consistenti nel sistema dei raccordi.
Quando bisogna ricaricare il climatizzatore?
A differenza di altri interventi di manutenzione, la ricarica dell’aria condizionata non prevede scadenze regolari. La frequenza dipende dall’utilizzo del veicolo: alcuni effettuano questo controllo ogni 2-3 anni, altri addirittura ogni 6-7.
I modelli delle automobili più recenti hanno delle apposite spie luminose che si accendono qualora il livello del gas diventi troppo basso o si sia completamento esaurito. Nelle vetture più datate, invece, la necessità di una ricarica si avverte quando la temperatura nell’abitacolo non è quella impostata e non viene raggiunta nemmeno dopo ore dall’accensione dell’impianto di raffreddamento.
A chi è meglio rivolgersi?
Evitare il fai da te è sempre una buona idea quando si parla di manutenzione, nonostante esistano in commercio appositi kit. Recarsi presso un meccanico è la soluzione migliore, in quanto verranno effettuati interventi di igienizzazione dell’impianto e si scongiurerà il rischio di perdite di un certo rilievo. Un’officina specializzata nella ricarica di climatizzatori auto a Parma come Baruchelli è ciò che fa al caso vostro: venite a trovarci!
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